Come si effettua una previsione meteo: l’uso dei satelliti meteorologici

I satelliti meteorologici sono alcune delle strumentazioni tecnologiche più complesse e sofisticate a cui l’Uomo stia facendo riferimento negli ultimi anni. La conoscenza accurata del meteo è infatti ormai utile all’intera società moderna: dagli agricoltori alle compagnie aeree, dalle società di navigazione al privato cittadino, passando per i soggetti finanziari che vogliano investire in derrate fino alle applicazioni militari.

Le strumentazioni a disposizione

Per effettuare una previsione meteo, i servizi meteorologici di tutto il mondo fanno riferimento a due tipi di strumentazioni satellitari. Per valutare il cambiamento atmosferico, si utilizzano satelliti geostazionari, che seguano cioè l’orbita di rotazione della Terra, così da risultare sempre fermi in un determinato punto; ne bastano cinque per dare informazioni accurate e complete riguardanti il Globo. satelliti-meteo

I satelliti polari invece, occupano un’orbita che si trova a 800 km dalla superficie terrestre, sorvolando i Poli, perciò ad ogni rivoluzione sono in grado di passare due volte da uno stesso punto, coprendo l’intero perimetro terrestre.

Il radiometro ad alta risoluzione montato sui satelliti gestiti da NOAA e da EUMETSAT ovvero l’agenzia federale che si occupa di meteorologia negli Stati Uniti e il servizio meteorologico europeo, permette di ottenere informazioni dettagliate riguardo alla copertura nuvolosa, alla temperatura superficiale delle acque e del terreno, tenendo conto anche dello stato della vegetazione, della neve e del ghiaccio.

Un po’ di storia

L’utilizzo dei satelliti meteorologici risale al 1959 con il lancio in orbita di Vanguard da parte della NASA, fu tuttavia solo l’anno dopo, con il Tiros 1, che si poterono ottenere le prime immagini della Terra e dunque i primi dati satellitari sul meteo.

Il successo portò allo sviluppo e all’applicazione di tecnologie all’avanguardia, ma per ottenere dati sempre più accurati, fu necessario attendere gli anni Settanta, quando triangolando il segnale satellitare con le strumentazioni di terra, la copertura sui dati relativi alle previsioni del tempo divenne più completa.

Come avviene una previsione meteo

Le previsioni del tempo risultano oggi più precise di quanto non lo fossero una volta, grazie alle immagini ad alta risoluzione. Esse vengono scattate da un sensore all’infrarosso che permette di cogliere i differenziali di temperatura dei corpi presenti sul Globo, una differenza che si traduce in aree monocromatiche di diverse sfumature.

Questa differenza è data dalla naturale capacità dei corpi di assorbire e riflettere le onde elettromagnetiche del Sole: maggiore è la loro energia, più elevata sarà la loro temperatura. Le immagini vengono poi interpretate dai tecnici dei servizi meteorologici di tutto il mondo, che convertono le zone di colorazione differente in dati tecnici per la divulgazione.

La nebbia ad esempio, appare di color grigio chiaro, come le nubi poco spesse, ma a differenza di queste i suoi contorni sono più netti; il satellite è poi in grado di distinguere le acque, più scure, dalla vegetazione, più chiara, ma anche le nubi temporalesche e i cirri, più freddi dunque più brillanti.

Incrociando questi dati con le immagini dal visibile, si sfrutta la luce visibile riflessa dai corpi, ovvero il momento in cui le nubi vengono illuminate dal Sole; solo così si ha la possibilità di distinguere le formazioni alte e sottili dai cumulonembi, più spessi e carichi di perturbazioni.